21/04/2020

Il 13 marzo 2020 in Kenya è stato accertato il primo caso di Coronavirus. Le proiezioni del contagio per ora sono abbastanza ottimistiche, con 270 positivi, 14 morti e 67 guariti a oggi. Ma accanto alla preoccupazione sanitaria, vi è anche quella economica del Paese, che sta risentendo negativamente degli shock inferti ai settori più importanti del tessuto locale, quali il turismo e le esportazioni. Dalle prime stime di uno studio di McKinsey, si prevede infatti una contrazione della crescita dal 5,2% al 1,9% del PIL.

In questo scenario, il nostro lavoro è quello di sostenere le comunità rurali, continuando a essere al loro fianco e contribuendo a rafforzarne la resilienza e ad affrontare la situazione senza timori. Con i supporti digitali, il telephone farming e la nostra presenza nelle attività chiave per la produzione agricola e l’allevamento, contribuiamo a costruire lo scenario post crisi per garantire reddito e sicurezza alimentare della popolazione.

Dall’annuncio del primo caso, con lungimiranza, il Ministro della Salute ha sin da subito cercato di porre freno ai comportamenti irrazionali dando indicazione di quali procedure seguire, fra cui, in primis, quella di far diventare il lavaggio delle mani un’abitudine diffusa. Pur nelle difficoltà della situazione locale, il governo ha continuato a lavorare per introdurre altre misure preventive: la fornitura di gel disinfettante, l’obbligo delle mascherine la pratica di una sana distanza sociale.

Il governo ha disposto che i servizi essenziali per l’economia debbano restare aperti, mentre per gli altri ha incoraggiato il lavoro da remoto e on line. Le attività che prevedono assembramenti sono state rinviate oppure si è ricorsi all’uso delle tecnologie, mentre quelle essenziali (agricoltura e allevamento) sono state implementate maggiormente perché la produzione di cibo e le catene ad esso collegate sono funzionali alla sopravvivenza della popolazione.

Mani Tese e il partner locale NECOFA hanno svolto un grande lavoro di sensibilizzazione nelle aree rurali, un’attività da noi intrapresa già da prima del 13 marzo, grazie alla lezione appresa dalla diffusione del contagio in Europa e nel mondo.

Sensibilizzare per prevenire il COVID19

Il progetto AGRICHANGE: PICCOLE IMPRESE, GRANDI OPPORTUNITÀ Sviluppo di filiere agro-alimentari nel bacino del Fiume Molo, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), che Mani Tese ha avviato in Kenya nel mese di novembre 2019 riguarda le aree di Baringo e Molo e, indirettamente, sostiene le comunità durante questa crisi globale.

A oggi la contea di Baringo, l’area di intervento principale, non ha riscontrato casi positivi al Coronavirus. Sebbene questo ci sia di conforto, lo staff è comunque sempre all’erta e prosegue nella sua opera di sensibilizzazione attraverso la diffusione dei messaggi ufficiali e delle linee guida del Governo, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

Oggi, sebbene siamo una comunità conosciuta per la nostra socialità, dobbiamo avere meno attività come i festival culturali, matrimoni e incontri” ci racconta Dinah Sikamoi del Meoro Women Group a Salabani,Come gruppo facciamo riunioni al telefono e le nostre pratiche, come il darsi la mano, sono state proibite. È molto strano, ma necessario”.

Grazie alle formazioni e al lavoro di sensibilizzazione, molti comportamenti sono stati modificati.

Vi sono molti meno spostamenti dal villaggio, ci stiamo abituando a non darci la mano e a non celebrare matrimoni” ci dice Helen Salaja dal Sinyati Women Group in Sokotei Ad oggi stiamo utilizzando le nostre tecniche per produrre del sapone e lo vendiamo alla comunità, in modo da mettere al sicuro i bambini e gli anziani.”

Garantire il reddito

L’impatto del virus nelle aree rurali si avverte soprattutto in ambito economico, a causa della chiusura o riduzione di una parte dei business, specie quelli turistici.

A Marigat, nei siti dove, nell’ambito del progetto Agrichange, stiamo costruendo i centri per l’allevamento dei suini e degli insetti e un laboratorio di trasformazione del miele, rispettiamo le normative imposte del governo con un maggiore controllo agli ingressi, l’uso di mascherine e il mantenimento della distanza sociale tra i lavoratori.

Questo è un momento molto duro per molti amici che sono lavoratori a giornata”, ci dice John Kibet, uno dei lavoratori, “ma la possibilità di continuare il lavoro ci offre la possibilità di mantenere il nostro reddito e di sfamare le nostre famiglie. Vogliamo ringraziare veramente Mani Tese”.

telephone farming la formazione rurale in kenya ai tempi del coronavirus_mani tese 2020_2
Farming al tempo del Coronavirus

Telephone farming: training rurale al tempo del Coronavirus

Anche sulle colline di Molo si è fatto uso del digitale per proseguire nella formazione, nell’assistenza e supporto alle comunità. È stato questo un modo anche per dare voce ai più giovani nei gruppi, che hanno maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie.

Uno di questo è John Mworia di Tumaini SHG in Njoro, che ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare Mani Tese e NECOFA perché le attività che hanno supportato sono quelle e che ci stanno aiutando a sopravvivere. Come gruppo siamo coinvolti nell’ingrasso dei maiali e abbiamo iniziato le prime prove per la coltivazione dei funghi, che già si praticava in passato nella zona. Per ora utilizziamo il servizio di telephone farming, chiedendo istruzioni e consigli agli operatori di Mani Tese e NECOFA per proseguire al meglio il nostro lavoro. A livello di gruppo, sono il più bravo nelle nuove tecnologie e faccio da tramite per i membri più anziani. Scatto foto dei progressi oppure dei problemi e chiedo consigli all’équipe di Mani Tese e NECOFA riferendo le risposte ai nostri membri”.

Anche il centro di riproduzione dei suini di Elburgon, che il progetto Agrichange sta sostenendo, ha messo in campo una serie di norme preventive.

Abbiamo creato un Sistema totalmente basato su MPESA (sistema di pagamento con l’utilizzo del telefono cellulare)”, afferma Lucy Wanjiru, Manager alla Toraet Pig Farm in Elburgon a Molo,I clienti ora devono ordinare in anticipo per assicurare consegne separate in diverse fasce orarie. L’alto livello di igiene per la biosicurezza è stato aumentato ulteriormente e le visite dei contadini sono state rinviate”.

A Marigat, nelle attività con gli insetti e i suini, sono state ulteriormente rafforzate le misure di igiene e sono stati realizzati piani per mettere in sicurezza la riproduzione delle colonie di insetti. Si è dovuta affrontare l’emergenza della riduzione dei residui organici provenienti dal mercato, necessari per far crescere le larve, recuperandoli presso le fattorie della zona. I containers sono stati igienizzati e le aree di lavoro pulite. Mani Tese e NECOFA hanno lavorato in collaborazione con il ministero di salute pubblica locale per assicurare una corretta gestione della raccolta dei rifiuti e dell’igiene. Un lavoro che è stato molto apprezzato.

telephone farming la formazione rurale in kenya ai tempi del coronavirus_mani tese 2020
Raccolta dei residui per gli insetti

SOSTIENI I NOSTRI PROGETTI PER FAR FRONTE ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS NEL SUD DEL MONDO

>>> Leggi le ultime news dai progetti <<<

trova tutti gli articoli
 
Commenti

iscriviti alla nostra newsletter
Ricevi i nostri aggiornamenti