23/11/2020
Mani Tese è attiva in Cambogia dal 2008 per proteggere i bambini e le bambine vittime di trafficking. Qui lavora con l’associazione Damnok Toek che, dal 2001, accoglie i bambini per restituire loro il sorriso e reinserirli nelle famiglie e nella società.
Damnok Toek ci invia periodicamente storie e testimonianze e l’ultima è quella di Dara*, un ragazzo di 13 anni, accolto dall’associazione dopo essere stato arrestato in Thailandia perché trovato a mendicare per le strade.
Dara viene dalla provincia di Kampong Cham, appena a nord di Phnom Penh (capitale della Cambogia), e soffre di una disabilità fisica. In Cambogia, purtroppo, le persone con disabilità sono spesso discriminate dalla società e in alcuni casi sono addirittura abbandonate dai genitori.
Questo fatto viene ovviamente sfruttato dai trafficanti, in quanto i bambini con disabilità possono guadagnare di più chiedendo l’elemosina. Molti di loro, poi, vengono portati nella città di Poipet, al confine con la Thailandia, dove il fiorente commercio transfrontaliero offre molte opportunità di business, ma anche di traffici illeciti.
Dara è una delle vittime del trafficking in Cambogia e come anticipato è stato accolto da Damnok Toek dopo l’arresto avvenuto in Thailandia. Arrivato al centro di accoglienza, Dara aveva paura inizialmente, non voleva mangiare né parlare con nessuno e piangeva spesso. Fino a quel momento, non era mai andato a scuola né probabilmente aveva ricevuto l’affetto genitoriale.
Una volta abituatosi al nuovo ambiente, però, Dara è fiorito: legge libri, partecipa volontariamente ad attività ricreative e gioca con i suoi amici. Al centro di accoglienza gli vengono forniti tre pasti al giorno, controlli medici, istruzione, attività di meditazione ed esercizio fisico.
“Apprezzo molto Damnok Toek – dice Dara – Mi sento sicuro, si prendono cura di me e mi insegnano tante cose. Gli operatori sanitari forniscono grande assistenza a tutti i bambini nel centro di accoglienza. Sono molto grato!”
Quando sarà grande, Dara desidera avere un buon lavoro e poter tornare dalla sua famiglia. Là spera di avere un terreno dove costruire una casa e gestire la propria fattoria.
*Dara è un nome di fantasia per proteggere la privacy del minore.
Qui di seguito alcune foto dal centro di accoglienza di Damnok Toek: