09/05/2021
In Burkina Faso siamo impegnati a combattere la malnutrizione infantile e a migliorare l’alimentazione delle famiglie rurali attraverso il “Progetto per il miglioramento delle condizioni nutrizionali di donne e bambini nei distretti sanitari di Garango e Tenkodogo, Burkina Faso”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e con capofila l’ONG AES-CCC.
Dopo la storia di Adissa e dei suoi nipoti, oggi vi vogliamo raccontare la storia di Safiata Zoure, produttrice di riso e mamma di 4 bambini, che abbiamo visitato nel mese di aprile per valutare l’impatto del progetto sulla sua vita e su quella dei suoi figli.
Quando arriviamo a casa di Safiata, lei sta preparando un pasto con il riso che ha lavorato nel centro di trasformazione di Gargou, realizzato durante il primo anno di progetto. Prima di iniziare a cucinare, Safiata va a prendere l’acqua da un pozzo rudimentale e sciacqua il riso per eliminare dai chicchi gli ultimi residui di polvere. Una piccola azione quotidiana, ma che capiamo essere molto faticosa. Appena ci vede, Safiata ci accoglie calorosamente e ci offre dell’acqua.
“Mi chiamo Safiata Zoure, ho 36 anni e 4 figli – ci racconta – Vivo nel villaggio di Gargou e da alcuni mesi lavoro nel centro di trasformazione del riso costruito da Mani Tese. Qui in particolare ci occupiamo dell’étuvage del riso, ovvero una precottura al vapore, che mantiene le proprietà nutritive del riso.”
“Ho sempre trasformato il riso con molto impegno e sacrifici – prosegue Safiata – ma la vita mia e della mia famiglia rimaneva faticosa e difficile. Adesso, grazie al progetto, va molto meglio perché abbiamo aumentato la produzione e riesco ad avere sufficiente riso non solo per il consumo quotidiano ma anche per la vendita nei mercati. Con il ricavato posso pagare ai miei figli la scuola, le visite mediche e posso comprare anche qualche nuovo vestito.”
“Spero che i miei figli abbiano un bel futuro e che un giorno possano magari diventare insegnanti, medici, poliziotti o, perché no, possano lavorare il riso come me – conclude Safiata – Spero anche che tutte le donne africane possano avere la mia stessa fortuna e la possibilità di lavorare e aumentare il proprio reddito per essere indipendenti e per dare un futuro ai loro figli.”
Oggi, festa della mamma, fai un regalo a una donna come Safiata: dona ora per combattere la malnutrizione e creare opportunità di reddito in Burkina Faso: