04/12/2021

di STEFANO CIGARINI, Project Manager Fondazione E35

Pianificare lo sviluppo urbano sostenibile delle città del futuro. Su questo principio il Comune di Reggio Emilia basa la propria strategia nei suoi interventi di Cooperazione Decentrata. Reggio Emilia e il Mozambico hanno da oltre 50 anni una lunga relazione e tradizione di amicizia, solidarietà e cooperazione. Una relazione che non coinvolge solo le Istituzioni locali, ma anche persone, associazioni, organizzazioni non governative e altri attori in differenti ambiti, promuovendo così opportunità di scambio tra pari in molte aree di lavoro.

Lo sviluppo urbano sostenibile è certamente una sfida che coinvolge tutti gli attori di una società. Ruolo delle Istituzioni locali deve essere quello di accompagnare questi processi, promuovendo strumenti di governance accompagnati da percorsi realmente partecipativi e di condivisione di valori e obiettivi comuni. Sono tali strumenti e percorsi che rendono i territori capaci di generare azioni di medio/lungo periodo al fine di rispondere alla sfida dello sviluppo sostenibile delle comunità, che è la vera sfida globale dei prossimi decenni.

La rapidissima crescita delle città africane di oggi, che si stima raddoppieranno in media nel giro dei soli prossimi 30 anni, rende certamente ormai necessario ripensare lo sviluppo urbano. Gli strumenti di pianificazione e governance a livello locale sono alla base di questa azione.

A partire dal 2018 la città di Quelimane ha preso parte a un percorso di dialogo, scambio di esperienze e definizione di politiche locali per lo sviluppo urbano sostenibile promosso dal Comune di Reggio Emilia in Mozambico.

La convinzione è che dialoghi tra città su sfide e obiettivi comuni possa sostenere reali percorsi di cambiamento a livello locale. Il Comune di Reggio Emilia ha sostenuto quindi lo sviluppo di una rete multi-attore a livello mozambicano coinvolgendo in primo luogo le città (Maputo, Quelimane, Pemba, Mandhlakazi) mettendole in rete e in dialogo con altri attori a livello locale e internazionale, per riflettere insieme possibili risposte a sfide comuni e globali.

La rete coinvolge altre Istituzioni e attori portatori di varie competenze come l’Associazione Nazionale dei Municipi Mozambicani, le facoltà di Architettura e Pianificazione delle Università Mozambicane, attori internazionali come UNHABITAT, Banca Mondiale, Unione Europea e Cooperazione Italiana allo Sviluppo, Organizzazioni e ONG internazionali, e intende essere un forum nazionale e internazionale di scambio, dialogo e pensiero generativo.

Il coinvolgimento della città di Quelimane in questo percorso è stato possibile grazie alla partecipazione del Comune di Reggio Emilia al progetto Quelimane Agricola, di cui è capofila Mani Tese e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Obiettivo strategico del coinvolgimento di Enti Locali in progetti di Cooperazione internazionale è quello di stimolare la realizzazione di politiche locali che possano accompagnare le azioni di sviluppo realizzate a livello locale.

Anche grazie alle attività di scambio tra città, accompagnate da un gruppo di attori multisettoriale, il progetto è riuscito a raggiungere due importanti risultati: l’adesione della città di Quelimane al “Patto dei Sindaci”, importante iniziativa internazionale di rete tra città impegnate nello sviluppo di politiche locali per la riduzione delle emissioni di gas serra; l’approvazione, lo scorso 12 ottobre, del Piano di Struttura Urbana della città di Quelimane (comunemente conosciuto in Italia come Piano Regolatore).

Il raggiungimento di questi risultati è certamente una conferma del fatto che la relazione tra città, o meglio, la relazione tra comunità, portatrici di conoscenze, tradizioni e pratiche differenti, possa essere certamente un vettore per il cambiamento.

L’impegno del Comune di Reggio Emilia, dei partner del progetto Quelimane Agricola e di tutti gli attori coinvolti in questi percorsi continua, così come le tante relazioni che legano il nostro territorio e comunità al Mozambico.

Trasporto di prodotti agricoli (© Studio DBS)
trova tutti gli articoli
 
Commenti

iscriviti alla nostra newsletter
Ricevi i nostri aggiornamenti