Comunicati | Educazione

QUANTO E’ GRANDE L’AFRICA?


25/05/2016

Quanto è grande l’Africa? Tanto? Ma tanto quanto? Chi si occupa di questioni legate al continente africano potrebbe rispondere in modo più preciso, ma per la maggior parte di noi stabilire le esatte proporzioni tra i continenti può essere un problema.

 

La Terra mi sta stretta’, l’installazione didattica interattiva di Mani Tese, si apre con un’attività volta a mettere in luce le contraddizioni legate alla nostra percezione della Terra e la distanza tra tale percezione e la realtà. I ragazzi che partecipano vengono invitati, dopo un giro di presentazioni, a sedersi in cerchio su un grande planisfero realizzato con pallet in legno e gli animatori che conducono l’attività chiedono ai ragazzi di osservarlo con particolare attenzione. A un primo sguardo sembra un classico planisfero appeso in tutte le classi italiane, ma piano piano alcuni iniziano a notare delle differenze: ‘l’Africa è al centro! ’, ‘è troppo grossa! ’, ‘la Groenlandia è troppo piccola in questa carta! ’, ‘le forme dei continenti sono allungate! ’. Tutto vero. Infatti il planisfero che utilizziamo per il percorso non è stato disegnato prendendo come modello la classica carta di Mercatore, ma quella dello storico tedesco Arno Peters.

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La carta che siamo abituati a vedere, concepita nel ‘500 perché potesse agevolare il tracciamento di rotte sulla superficie terrestre, distorce in modo drastico le proporzioni tra i vari continenti, facendo apparire le terre più vicine al Polo Nord molto più grandi di quelle che si avvicinano all’equatore (infatti i meridiani sono disegnati in modo da essere paralleli e non confluenti ai poli). È per questo motivo che stati come il Canada, la Russia o la Groenlandia ci appaiono immensi. Questo effetto distorto è dato anche dalla scelta di Mercatore di collocare l’Europa al centro della mappa, spostando quindi l’equatore più a sud e dilatando le distanze nell’emisfero boreale. La carta realizzata dallo storico tedesco Arno Peters negli anni ’70, invece, rende esattamente le proporzioni tra i vari continenti, rispettando le dimensioni effettive ma allungando un po’ le forme. In questo modo possiamo renderci conto di quanto una rappresentazione geografica della Terra sia importante anche a livello culturale: la carta di Mercatore è eurocentrica e relega in qualche modo l’Africa e altri paesi del cosiddetto ‘Terzo Mondo’ a un ruolo subalterno a quello delle grandi potenze occidentali.

 

L’attività prosegue e scopriamo sono pochi i ragazzi che sentono il desiderio di visitare uno stato africano, al contrario la maggior parte dei ragazzi esprime il desiderio di viaggiare in Nord America e non confonderebbe mai gli Stati Uniti con il Canada o con il Messico. Il percorso mette in luce, quindi, quanto le nostre scelte siano molto spesso influenzate dal contesto in cui viviamo e quanto anche solo una semplice cartina geografica possa cambiare la percezione del mondo in cui viviamo.

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“La Terra mi sta stretta” è un’installazione didattica interattiva sull’accaparramento delle risorse naturali e i beni comuni. Un viaggio alle radici degli elementi, a metà tra un percorso didattico e una vera e propria mostra da scoprire passo dopo passo. Il percorso, dedicato alle scuole, sarà attivo anche nei periodi estivi presso la sede di Mani Tese a Milano.

Per ricevere informazioni e/o per iscrivere la vostra classe, scriveteci a ecm@manitese.it!

 

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