Cacao Corretto per la sovranità alimentare dell’Ecuador

Valorizzazione della produzione di cacao e caffè con certificazioni biologiche e di qualità, grazie a un approccio partecipativo e processi sostenibili di agroecologia.

Il contesto

Nell’area del progetto si concentrano le maggiori coltivazioni di cacao fine dell’Ecuador (detto aromatico) ad opera di una moltitudine di piccoli produttori. In zone relativamente prossime, tra i 1.000 e i 1.800 m slm, si coltiva il caffè arabico di altura. È un’area estremamente povera, dove il 94% degli abitanti non riesce a soddisfare le proprie necessità di base. La maggioranza dei produttori non è legalmente proprietaria della terra che coltiva, fattore che comporta difficoltà di accesso ai servizi pubblici e finanziari. I processi produttivi e di post raccolto si caratterizzano per una qualità scadente, che comporta difficoltà di accesso al mercato.

Obiettivi

Il progetto Cacao Corretto per la sovranità alimentare dell’Ecuador, della durata di 3 anni, si è proposto di contribuire alla sovranità alimentare in Ecuador con un approccio partecipativo ed attraverso processi sostenibili di agroecologia, che valorizzino la produzione di cacao e caffè con certificazioni biologiche e di qualità.

Le attività

Un primo ambito di intervento ha riguardato il rafforzamento dei processi produttivi mediante la formazione dei produttori, volta essenzialmente a migliorare la qualità dei prodotti, e la dotazione di fattori di produzione e di infrastrutture produttive (fornitura di sementi selezionate, realizzazione di vivai, adeguamento dei sistemi idrici, miglioramento degli spazi di stoccaggio, realizzazione di infrastrutture per la fermentazione del cacao e per l’essiccazione del cacao e del caffè).

Un secondo intervento ha mirato al potenziamento della commercializzazione associativa, valorizzando le caratteristiche biologiche e di qualità con apposito marchio di origine, favorendo lo sviluppo della pasta di cacao e del cioccolato e mettendo a disposizione un apposito fondo rotativo per consentire la liquidità necessaria.

Il terzo asse di lavoro ha interessato il miglioramento delle competenze dei governi locali riguardo alla pianificazione ed alla gestione partecipata del territorio in ambito agricolo, fornendo formazione e strumenti idonei allo scopo.


Il quarto aspetto, a cui si è dedicato particolarmente Mani Tese, ha riguardato la formazione e il rafforzamento delle associazioni di produttori agricoli. 

Beneficiari del progetto: 3.000 piccoli produttori e produttrici (2480 famiglie dei piccoli produttori di cacao e 520 di caffè), appartenenti a 10 associazioni (4 di cacao e 6 di caffè).