Il Contesto

Siamo nel basso bacino del fiume Molo, in prossimità del lago Baringo. La popolazione appartiene al gruppo etnico Masai, composto tradizionalmente da pastori seminomadi. Le ricorrenti siccità degli ultimi decenni, causate dal disboscamento, hanno determinato una drastica riduzione del bestiame e la necessità di aggiungere alle attività economiche l’agricoltura, poverissima sia per la povertà del terreno che per la scarsità di conoscenze.

Il ridursi delle risorse è anche diventato causa d’instabilità, provocando ricorrenti razzie di bestiame e conflitti. Recuperare il territorio ed avere un piccolo reddito dall’agricoltura contribuirebbero dunque non solo a ridurre l’insicurezza alimentare, ma anche il livello di conflittualità nella zona.

Contea di Baringo, Kenya

Baringo County, Kenya

 
Gli obiettivi

L’obiettivo del progetto è stato quello di contribuire alla riduzione dell’insicurezza alimentare nella zona di intervento, agendo per migliorare e aumentare le capacità dei piccoli produttori di trarre vantaggio dalle risorse naturali che offre il territorio. Questo è stato svolto riqualificando il terreno da mettere a coltura e consolidando le rive del fiume Molo per aumentare la produzione agricola su scala familiare e proteggendo le specie di cereali, legumi, verdure, frutti locali adatte al clima secco e resistenti alla siccità.

Dettagli di progetto
Paese

Kenya,

Località

Contea di Baringo,

destinatari

Beneficeranno dell’azione almeno 650 contadini e i membri delle loro famiglie (ca. 5.000 persone).

 
Le Attività
  • I contadini sono stati formati affinché le loro comunità fossero più autonome, più consapevoli e più attive rispetto ai temi dell’agricoltura e delle colture, con una particolare attenzione rivolta ai temi inerenti alle tecniche di conservazione di acqua e suolocoltivazione in zone aride, allevamento del bestiame e nuove modalità di lavoro, tutte improntate alla sicurezza alimentare. Le formazioni sono state poi affiancate da esercitazioni nei campi dimostrativi per mettere subito in pratica le nozioni e le conoscenze acquisite. Accanto alla formazione sui metodi di conservazione del suolo e dell’acqua, sono state affrontati altri temi, tra i quali la costruzione di granai di metallo (silos) per la conservazione del cibo. I silos, realizzati dagli studenti con l’aiuto degli artigiani, sono stati poi distribuiti ad alcuni contadini delle comunità.
  • Entrambe le località di Salabani e Ilchamus sono zone vulnerabili ai processi di erosione del suolo. Mani tese e NECOFA hanno quindi ritenuto necessario organizzare delle formazioni rivolte ai contadini della zona di Baringo per approfondire le conoscenze sull’erba vetiver. Le sue radici infatti, molto profonde, hanno la capacità di affondare nel terreno creando così una barriera sotterranea che permette di diminuire il flusso di acqua, riducendo così l’erosione del suolo.
  • Nelle 2 località sono stati realizzati 5 orti scolastici. Durante la formazione realizzata nelle 5 scuole sono stati proiettati 4 video, con l’obiettivo di descrivere le competenze e le conoscenze necessarie per realizzare e mantenere gli orti scolastici. Un’altra attività sviluppata inerente la sicurezza alimentare è stata quella relativa alle dimostrazioni culinarie, che hanno avuto l’obiettivo di promuovere le diverse varietà locali e diffondere nuovi gusti alimentari.
  • per sostenere la creazione di organizzazioni locali e cooperative i piccoli produttori sono stati formati sui temi dell’orticoltura e dell’agro-business. È stata poi creata un’associazione comunitaria, con lo scopo di favorire e rafforzare i rapporti tra i membri della comunità e, allo stesso tempo, di permettere la realizzazione di ulteriori formazioni, come quelle sui temi della “Sovranità alimentare per i contadini” e delle “Opportunità di finanziamento date a donne e giovani a Uwezo”.

Partner di progetto