Maziwa! Un approccio integrato alla filiera della capra da latte in Baringo

Un approccio integrato alla filiera della capra da latte in Baringo.

Contesto

La Contea di Baringo appartiene alla fascia arida e semi-arida del Kenya ed è un territorio particolarmente vulnerabile ai fenomeni climatici, che causano la riduzione del regime delle piogge e della portata dei fiumi, con picchi di piena imprevedibili e alluvioni frequenti.

Si tratta di una zona prevalentemente dedita all’agricoltura, la quale però non riesce a rispondere a tutti i bisogni della popolazione in termini di produzione di reddito, ed è caratterizzata dall’insicurezza causata dalle razzie di bestiame, collegate alla tradizionale forma di allevamento allo stato brado.

Uno dei problemi che rendono complessa la sicurezza alimentare della popolazione locale è la scarsa varietà di cibo, in particolare il ridotto apporto proteico.

Obiettivi

Nell’intento di contrastare la carenza proteica nell’alimentazione locale, il progetto si propone di favorire lo sviluppo della filiera della capra da latte. Sono previsti l’incremento e il sostegno alla produzione del latte, alla sua trasformazione in derivati e alla sua diffusione e commercializzazione nell’area.

Attività

Rafforzamento del centro di riproduzione delle capre di Rabai

Il centro di Rabai è stato realizzato nell’ambito di un precedente progetto e ha la potenzialità di diventare un polo di riferimento per l’intera area. A oggi è infatti l’unico centro di riproduzione certificato nella zona.

Si prevede una iniezione di nuovi capi, 30 per la precisione, con l’obiettivo di avere per la fine del progetto 80 capi attivi nel sito di produzione.

Sebbene sia stato fatto un lavoro significativo fino a oggi, il centro manca di alcuni spazi importanti, come un luogo riservato alla maternità, la zona per lo svezzamento e un’adeguata zona per gli adulti che possano rispondere al previsto aumento della capacità. Verranno quindi realizzati interventi sulla struttura oltre che una formazione allo staff su veterinaria e benessere animale.

Sviluppo dei gruppi degli allevatori

È prevista la selezione e la formazione di para-veterinari comunitari per la prima linea di assistenza agli animali per i trattamenti di routine, favorire i cross breeding e svolgere il ruolo di sentinelle sul territorio per eventuali pandemie. Saranno inoltre promosse visite tra gruppi di allevatori basate sullo scambio di esperienze di allevamento, per favorire il dialogo e la creazione di relazioni comunitarie. È infine prevista la distribuzione di animali certificati a tre gruppi di donne per incrementare il numero di allevatori di capre da latte nella zona.

Supporto alla filiera della raccolta e distribuzione del latte

Verrà realizzato un centro di raccolta del latte e di vendita dei prodotti derivati presso la cittadina di Marigat affittando un locale che verrà gestito dal Rabai Group, già impegnato nell’attività di riproduzione di capre. È prevista la partecipazione all’acquisto di equipaggiamenti e attrezzature per il centro e un fondo di avvio per il pagamento dei primi mesi di affitto del locale e per acquistare la materia prima (il latte) da trasformare e rivendere.

Ricerca e sviluppo nell’ambito dell’allevamento delle capre

Saranno realizzate tre sperimentazioni per migliorare il foraggio animale, sia in termini di qualità che di costi per i produttori.

La prima riguarda l’utilizzo della Duckweed, un’erba resistente alla siccità e con elevato contenuto proteico, e della Brachiaria, una pianta acquatica con notevoli capacità di purificazione dell’acqua e controllo della riproduzione di zanzare, come metodi alternativi di foraggio.

Un secondo filone di sperimentazione è quello dell’IMO, una miscela di lieviti e batteri benefici che hanno un grande potenziale per i suoli, nella gestione dei processi di decomposizione e nei processi digestivi animali.

La terza sperimentazione è realizzata in collaborazione con la locale università di EGERTON e prevede uno studio per verificare il possibile uso dei baccelli di prosopis e acacia, piante presenti in gran quantità nella zona di intervento, nella dieta animale.

È previsto infine uno studio per migliorare, a livello locale, il patrimonio genetico delle capre da latte.