La contea di Baringo, in Kenya, si colloca nel bacino del fiume Molo, uno dei corsi d’acqua che nascono dalla foresta Mau, la maggior foresta pluviale dell’Africa dell’Est. Il bassopiano di Baringo appartiene alla fascia semi arida del Paese ed è esposto al rischio di desertificazione, colpito sia da siccità che inondazioni e dal crescente impatto del riscaldamento globale. Queste condizioni climatiche mettono a rischio la sicurezza alimentare dell’area. Il tasso di malnutrizione raggiunge il 25%, mentre oltre il 50% delle famiglie vive al di sotto della soglia di povertà.
Come principale area d’intervento è stata scelta la città di Marigat, principale snodo commerciale della zona.
Il progetto si pone in continuità con l’esperienza che Mani Tese e il suo partner locale NECOFA hanno maturato negli anni precedenti per promuovere la sicurezza alimentare.
Kenya
Baringo, Kenya
Il progetto intende promuovere la sicurezza alimentare e nutrizionale all’interno della contea di Baringo garantendo nuove opportunità di lavoro, in particolare per donne e giovani, e sviluppando la produzione avicola locale. In particolare, si cercherà di aumentare la produzione avicola e il commercio dei suoi prodotti per garantire all’intera popolazione della contea accesso a una migliore qualità di cibo.
Saranno inoltre promosse attività di informazione e sensibilizzazione in Italia, rivolte alla popolazione della Regione Emilia-Romagna, sulla valorizzazione della produzione agricola locale.
Dettagli di progetto
Paese
Kenya,
Località
Baringo,
destinatari
Circa 110.000, in gran parte destinatari dei prodotti avicoli della città di Marigat e delle aree rurali
- Il progetto prevede l’introduzione, nella contea di Baringo, di una razza avicola migliorata, la IMPROVED KIENYEJI, selezionata in un apposito centro di ricerca governativo e particolarmente adatta al contesto arido dell’area.
- All’interno della città di Marigat verrà realizzato un centro avicolo con un incubatore solare per la crescita dei pulcini.
- Verranno inoltre costruiti dieci pollai famigliari, che saranno affidati ad altrettante famiglie, le quali riceveranno una fornitura di capi avicoli migliorati e materiali da utilizzare per la costruzione dei ripari per gli animali. Le famiglie saranno inoltre coinvolte in attività di formazione sulla gestione dei pollai e sulla cura degli animali.
La selezione dei nuclei familiari avverrà sulla base di criteri di tipo sociale (come la particolare vulnerabilità, la presenza di donne come capo famiglia e l’interesse alla produzione agricola) e requisiti tecnici (come la disponibilità di un piccolo terreno e di fonti d’acqua non troppo lontane).
Questa esperienza pilota permetterà ad altre famiglie di avvicinarsi a questo tipo di attività consentendone la replicabilità.
- In Italia si prevedono attività di sensibilizzazione in Emilia-Romagna, nelle città di Bologna, Faenza e Finale Emilia, con la divulgazione dei risultati del progetto e delle principali tematiche affrontate: economia circolare, agricoltura sostenibile, attività per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, l’importanza dell’indipendenza economica per le comunità locali e le pari opportunità.