Il Contesto

Il Burkina Faso è una Paese dell’Africa Occidentale. Privo di sbocchi sul mare, è fra i dieci paesi più poveri del mondo: il suo Indice di Sviluppo Umano si colloca al 183° posto su 189 paesi, con un’aspettativa di vita alla nascita di 60 anni.

Gli abitanti risiedono prevalentemente in zone rurali, occupandosi di agricoltura e di allevamento. La produzione risulta però insufficiente a soddisfare il bisogno dell’intera popolazione, che per il 40,1% vive sotto la soglia di povertà (dati UNDP e WB).

Loumbilà, a 22,5 km dalla capitale Ouagadougou, è una zona a forte vocazione agricola, grazie anche alla presenza di dighe che garantiscono l’approvvigionamento idrico per quasi tutto l’anno. L’attività agricola è però condizionata dall’utilizzo incontrollato e non corretto dei concimi chimici, che contribuisce alla scarsa qualità del prodotto ed al degrado dei suoli. L’assenza di tecniche adeguate di trasformazione e conservazione, inoltre, fa sì che i prodotti agricoli vengano in buona parte sprecati.

Anche la condizione femminile è molto difficile: le donne, pur partecipando attivamente alle attività agricole, trovano poca rappresentanza, spesso inascoltata nelle organizzazioni contadine.

 

Loumbilà, Burkina Faso

Loumbila, Burkina Faso

 
Gli obiettivi

Il progetto si proponeva di sostenere lo sviluppo di prodotti orticoli e di specie arboree locali nella zona peri-urbana di Loumbilà attraverso l’introduzione di tecniche di produzione e conservazione secondo i principi dell’agroecologia.

Nel contempo, in Italia, in particolare nella Regione Veneto, il progetto intendeva sensibilizzare e formare le persone sui temi delle filiere corte, del cibo sano e dell’agroecologia.

 

 

 

Dettagli di progetto
Paese

Burkina Faso,

Località

Loumbilà, vicino la capitale Ouagadougou,

destinatari

in Burkina 250 agricoltori dell’Unione dei produttori di Loumbilà e le loro famiglie, in Italia 300 tra giovani

 
Le Attività
  1. Migliorare le capacità e le opportunità di produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli.
  •  La produzione. È stata organizzata una formazione per i rappresentanti dei 17 gruppi dell’Unione dei produttori di Loumbilà sulle principali tecniche agroecologiche, con particolare riguardo alla scelta delle sementi, alla cura dei suoli, alla fertilizzazione ed alla protezione delle piante dalle malattie.
  • La trasformazione. Sono state realizzate attività di trasformazione a tre gruppi di donne per tre differenti tipologie di prodotti: pomodoro, foglie di moringa, citronella e kenkeliba (piante locali con importanti proprietà nutrizionali). Ciascuno dei gruppi ha ricevuto  sia una formazione tecnica sia i materiali e gli strumenti necessari per la produzione.
  • La conservazione. È stato realizzato un magazzino in laterite per la conservazione delle cipolle. La laterite è un materiale che permette di mantenere freschi i prodotti anche con temperature che toccano i 40°. Le cipolle hanno potuto così essere conservate affinché il loro prezzo aumentasse rispetto al momento del raccolto. Per la gestione del magazzino sono stati formati i 24 membri del comitato di gestione dell’Unione/cooperativa.
  • Lo scambio di esperienze. È stata organizzata una visita di scambio con l’Association Watinoma che opera presso il villaggio di Koubri sull’agroecologia e sulla trasformazione del pomodoro. Una seconda visita si è svolta in Italia, riservata a tre persone del direttivo dell’Unione di produttori di Loumbilà con il coinvolgimento delle aziende agricole italiane partner di progetto.

2.  Rafforzare le capacità degli attori privati e pubblici di intervenire nell’ambito dello sviluppo economico locale.

  • L’Unione dei produttori orticoli di Loumbilà si è trasformata in una cooperativa di II° livello attraverso diversi cicli di formazione ai loro membri e un supporto nell’elaborazione del business plan e nella produzione della documentazione burocratica necessaria.
  • Si è creato e formato un comitato di credito con il compito di gestire il fondo di garanzia a disposizione della cooperativa di II° livello e di garantire il follow up di coloro che hanno avuto accesso al credito. I membri del comitato sono stati destinatari di un corso di formazione finanziaria.
  • È stata avviata una campagna di sensibilizzazione per il consumo di cibo locale sano grazie alla quale i prodotti di Loumbilà sono stati lanciati sul mercato di Ouagadougou anche attraverso il supporto del Partner Ké de Burkinabé, impresa locale che si occupa di acquisto e vendita di prodotti del territorio.
  • È stato organizzato un seminario sull’agricoltura sostenibile e l’agroecologia con un focus sulle opportunità offerte da un cibo sano e rispettoso dell’ambiente.

3. Aumentare la sensibilità della popolazione della Regione Veneto sui temi dell’agroecologia, delle filiere corte e del cibo sano per tutti attraverso il coinvolgimento dei cittadini di Padova e Treviso e le comunità di migranti burkinabé.

  • È stato organizzato un corso teorico-pratico di orticoltura sostenibile a Treviso, che ha coinvolto giovani italiani e migranti con il supporto di esperti in agroecologia del territorio trevigiano e padovano.
  • È stato promosso un evento a Padova sul tema delle filiere corte e del cibo sano per tutti, nell’ambito del quale sono state coinvolte aziende agricole del territorio e comunità di produttori, distributori e consumatori locali e i rappresentanti dell’Unione di Loumbilà che sono venuti in Italia per lo scambio di esperienze.
  • Sono stati promossi due eventi di presentazione del progetto a Padova e a Treviso.

Partner di progetto