03/11/2020
Con lo scoppio della pandemia di Covid-19, Mani Tese si è immediatamente attivata per sostenere le comunità più bisognose e fare opera di prevenzione nei Paesi del Sud del mondo dove presente.
Fra questi c’è il Benin, un piccolo Paese dell’Africa Occidentale di circa 10 milioni di abitanti dove Mani Tese opera da più di 40 anni.
Qui potete leggere tutte le news relative agli interventi di Mani Tese per l’Emergenza Coronavirus nel Sud del mondo: https://www.manitese.it/emergenza-coronavirus-nel-sud-del-mondo.
Le attività si sono svolte in particolare nei comuni di Natitingou e Toucountouna, nel nord-ovest del Paese, vicino al confine col Burkina Faso. Queste due città sono caratterizzate da una grande povertà e la popolazione è molto vulnerabile alle malattie a causa della mancanza di strutture sanitarie e delle condizioni igieniche precarie.
In quest’area il Covid-19 ha trovato facile diffusione soprattutto per l’assenza di dispositivi di protezione e di mezzi di screening e monitoraggio del virus, ma anche per la mancanza di consapevolezza da parte della popolazione locale e la carenza di informazioni e misure di contenimento adeguate soprattutto in ambienti d’incontro come mercati, moschee, chiese, stazione degli autobus e bar.
Mani Tese è quindi intervenuta per sensibilizzare la popolazione locale e rafforzare la conoscenza delle norme igieniche consigliate per la prevenzione del Covid-19. Nello specifico, sono state svolte attività di informazione, educazione e comunicazione affinché si adottassero tutte le misure precauzionali per limitare la pandemia.
Diverse sono state le attività realizzate. Innanzitutto, alla radio locale sono state trasmesse informazioni e spiegazioni sui sintomi, le modalità di trasmissione e i modi per prevenire il covid-19 in quattro lingue locali in modo che fossero accessibili e comprensibili da tutti.
Poi sono state realizzate delle formazioni ai 100 responsabili delle organizzazioni che gestiscono i mercati locali in 10 località diverse sui comportamenti da adottare per limitare la diffusione del virus. Le formazioni sono state supportate da opuscoli illustrativi e da dimostrazioni pratiche circa i comportamenti da adottare come il lavaggio delle mani, l’uso della mascherina, la distanza intrapersonale.
Oltre ad essi, sono stati sensibilizzati anche gli utenti dei mercati (venditori, rivenditori e clienti), che sono in maggioranza donne. In questo contesto, chi fra gli utenti non l’aveva a disposizione, ha ricevuto una mascherina di protezione facciale e sono stati anche donati 10 dispositivi per il lavaggio delle mani affinché tutti i mercati ne fossero provvisti.
Dieci strutture sanitarie sono state inoltre rifornite di kit contenenti dispositivi di protezione facciale, dispositivi per il lavaggio mani e opuscoli informativi in modo che l’azione di sensibilizzazione possa continuare grazie anche al personale sanitario al termine dell’attività di Mani Tese.
Diversi operatori sanitari, fra l’altro, hanno seguito il corso fornito dall’OMS per essere più efficienti nella gestione dei malati e nell’identificazione dei sintomi e a 20 di loro è stato fornito un abbonamento a internet per poter seguire il corso.
Fra i beneficiari delle attività anche 500 conducenti di taxi e moto-taxi, che entrano ogni giorno in contatto con molte persone e che quindi sono stati formati riguardo la pandemia e sull’importanza di mantenere la distanza e utilizzare dispositivi di protezione. Prima di procedere, però, è stato chiesto loro di rispondere a un questionario per valutare il grado di conoscenza del virus e delle possibilità di contagio e adeguarne di conseguenza l’attività di sensibilizzazione.
Infine, sono state distribuite 1.700 mascherine agli abitanti dei comuni di Natitingou e Toucountouna.
Le attività hanno garantito una buona diffusione delle informazioni sulle misure preventive promosse dalle autorità sanitarie; il personale sanitario ha ora una migliore conoscenza della sintomatologia e della modalità di gestione delle strutture sanitarie e ha a disposizione un numero maggiore di dispositivi di protezione personale come le mascherine; in generale, la popolazione ha aumentato le conoscenze sulla pandemia e sulle modalità di prevenzione del contagio.
Qui di seguito gli opuscoli di sensibilizzazione realizzati e alcune foto della distribuzione di kit per il lavaggio delle mani e dell’attività di sensibilizzazione fra i tassisti:
Le attività qui descritte fanno parte del progetto “Informazione, educazione e comunicazione per la prevenzione al COVID – 19” realizzato grazie al finanziamento dai Fondi 8xmille della Chiesa Cattolica Italiana.