22/06/2020

di Silvia La Ferla, Gianfranco Commodaro, Yota Nicolarea, Area Relazioni internazionali, Comune di Milano

Sono molteplici gli interventi negli ultimi anni portati avanti dal Comune di Milano nel continente africano nello spirito della city-to-city cooperation. Tutti con un obiettivo ben definito: trasferire competenze, formando amministratori e tecnici come volano per il consolidamento di autorità locali. Autorità locali che devono essere in grado di pianificare e di gestire le complesse realtà urbane con uno sguardo più attento e con l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita della popolazione locale.

Milano, grazie al suo sistema territoriale (autorità locali, imprese partecipate e compagnie private, istituti accademici, organizzazioni della società civile), è in grado di catalizzare il supporto e le risorse provenienti da donors privati, istituzionali, nazionali e internazionali che, grazie alle competenze interne e dei numerosi e qualificati attori presenti sul territorio disponibili a dedicare tempo e risorse per supportare percorsi formativi, si traducono in progetti di sviluppo e attività pilota che spesso diventano validi modelli per le città africane e non solo.

Condividere, confrontarsi, imparare significa fare rete con altre realtà locali che vivono gli stessi problemi e devono affrontare le medesime sfide. Un supporto importante viene dalla partecipazione alle reti internazionali che permettono di sviluppare alleanze multilaterali e approfondire specifiche tematiche. Il Milan Urban Food Policy Pact ne è un esempio.

Il Patto di Milano

Oltre il 50% della popolazione mondiale vive oggi nelle città. Si stima che nel 2050 più di 6 miliardi di persone si saranno trasferite in un agglomerato urbano. Le aree urbane avranno un ruolo politico, economico e sociale sempre più strategico e le sfide che le attendono sono complesse, a partire dal contrastare la crisi corrente sulla salute pubblica dovuta alla pandemia globale e immaginare degli scenari che cercano di prefigurare il futuro nell’era post-Covid-19, al pensare alla migrazione e la sfida dell’integrazione, fino a trovare modi per assicurare a tutti il diritto a un’alimentazione sana, garantendo allo stesso tempo un futuro sostenibile del nostro pianeta.

Se il futuro che ci aspetta è quello di riorganizzare il nostro modo di vivere, di lavorare, di spostarsi e di produrre, il Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP) può costituire un importante quadro d’azione per le città del Nord e del Sud del mondo per tracciare un percorso comune e attuare una transizione verso nuove politiche alimentari che facciano della qualità della vita il proprio carattere dominante. Il MUFPP di fatto è l’unico accordo internazionale tra sindaci, sottoscritto attualmente da 210 città di tutto il mondo, che impegna le amministrazioni locali a lavorare per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti, preservare la biodiversità, lottare contro lo spreco e recuperare opportunamente le eccedenze alimentari.

Il Patto di Milano nel contesto africano

Per 35 città firmatarie di 24 paesi del continente africano il MUFPP rappresenta una cornice ideale per attivare un confronto tra autorità locali, nazionali e attori internazionali verso strategie condivise in grado di agire sui sistemi alimentari locali, e per rafforzare la coesione territoriale tra città ed aree rurali. Tre fra queste città – Abidjan, Dakar e Nairobi – partecipano alla governance interna del Patto mentre a partire dal 2016 le città di Dakar, Brazzaville (2018) e Niamey (2019) hanno ospitato, nell’ambito del MUFPP, delle importanti conferenze regionali per sviluppare meccanismi di scambio tecnico tra città del Nord e del Sud con il supporto di ONG e dei donatori internazionali. Molte di esse contribuiscono ulteriormente allo scambio di esperienze con pratiche innovative attraverso il Milan Pact Award.

L’obiettivo quindi del Patto è quello di facilitare lo sviluppo del network di città africane attorno alle food policy e di favorire collaborazioni concrete tra le città, fatte di scambi di competenze tecniche e buone pratiche, valorizzando anche le numerose attività inserite nei progetti di cooperazione city-to-city.

Azioni concrete di cooperazione city-to-city e il MUFPP

Un esempio virtuoso di cooperazione city-to-city, che coinvolge città firmatarie del MUFPP, è quello in atto tra il comune di Milano e diverse municipalità del Mozambico, Paese prioritario per la cooperazione italiana. In questo caso le attività sviluppate da Milano si concentrano prevalentemente a Maputo, Quelimane e Pemba e si concretizzano in percorsi di assistenza tecnica e trasferimento di competenze nell’ambito della gestione dei servizi per la città.

La gestione delle risorse idriche potabili e reflue, dei rifiuti e l’igienizzazione dell’ambiente urbano, i servizi educativi/mense scolastiche, lo sviluppo urbano e l’energia sono le tematiche ricorrenti negli interventi finanziati dal governo italiano e da organismi internazionali direttamente ai municipi oppure alle numerose ONG con le quali Milano collabora, sviluppando in quest’ultimo caso quella specifica attività di propria competenza nell’ambito di un progetto più ampio e complesso.

La sicurezza alimentare è un tema presente trasversalmente in quasi tutti i progetti. A partire dalle azioni rivolte al miglioramento delle condizioni igieniche dei mercati a Quelimane (Quelimane Agricola e Quelimane Limpa) e alle attività strettamente collegate con lo sviluppo del sistema del cibo locale, come testimonia il recupero delle eccedenze alimentari ad Inhambane e Morrumbuene (Fruitful Cooperation) per mezzo di un virtuoso sistema integrato che migliora la produzione rendendola stabile e non più stagionale, il progetto introduce processi di trasformazione del cibo e di commercializzazione resi possibili dalla costruzione della prima fabbrica di essiccazione del mango e di altre varietà di frutta di tutto il paese.

Altro esempio di azione correlata al tema della sicurezza alimentare, nata da un’esplicita richiesta del municipio di Maputo e da una esigenza concreta della città, è la definizione di uno strumento di governance in tema di gestione del servizio di mense scolastiche. Milano ha coordinato insieme a vari partner pubblici e privati (progetto Particidade), la realizzazione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo di politiche pubbliche finalizzate all’introduzione dell’alimentazione scolastica nei municipi di Pemba e Maputo. Partendo da alcuni di questi esempi possiamo formulare alcune considerazioni utili per capire il contesto dei progetti di cooperazione city-to-city e la connessione con il MUFPP.

Nell’ambito della rigenerazione urbana e del rilancio economico, la città di Quelimane ha attuato due progetti che contribuiscono a migliorare l’accesso fisico della popolazione a prodotti freschi (frutta e verdura) e promuovere la tutela ambientale: Quelimane Limpa promuove, tra altre attività, l’uso del compost per migliorare la qualità e la quantità dei raccolti dell’agricoltura urbana. Quelimane Agricola, a sua volta, concepito e implementato localmente da Mani Tese, contribuisce allo sviluppo rurale sostenibile rafforzando i mercati agricoli e le filiere agroalimentari locali.

L’attuazione dei due progetti ha facilitato la sottoscrizione, nel 2017, e poi l’attiva partecipazione al MUFPP da parte di Quelimane (simile dinamica con Pemba e Maputo) che ha permesso alla capitale della regione della Zambézia di essere inserita in un contesto di cooperazione multilaterale in cui scambiare buone pratiche, attivare percorsi di cooperazione non solo nord-sud ma anche sud-sud e accedere a un ventaglio di opportunità più ampio.

Sinergie tra iniziative promosse dalle città firmatarie del MUFPP

Sono vitali le sinergie prodotte tra le diverse attività e iniziative attuate dalle città firmatarie del Patto di Milano, sinergie strategiche che assicurano innovazione, vocazione internazionale ed economie di scala in grado di generare per le realtà interessate un ritorno tangibile in termini economici, sociali ed ambientali.

Nell’ampio e complesso quadro della cooperazione internazionale il MUFPP, dialogando direttamente con le città, può rappresentare una valida opportunità, uno spazio nuovo per la discussione e l’azione locale su temi come l’agricoltura urbana e periurbana, lo street food, la ristorazione scolastica e i programmi di educazione alimentare nelle scuole, e i mercati alimentari locali.

La condivisione delle singole esperienze permette alle città africane, e non solo a loro, di trovare all’interno del MUFPP valide soluzioni, già sperimentate, sulle questioni più pressanti che le riguardano da vicino.

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