Attualità

Milano 2015, l’Expo dei Popoli scalda i motori


08/10/2014

Oltre 60 organizzazioni insieme per dare voce ai movimenti contadini e affermare la sovranità alimentare

Dal 24 ottobre 2011, giorno in cui oltre cinquanta associazioni e Ong, tra cui Mani Tese, hanno presentato al mondo il suo Manifesto fondativo, il sogno dell’Expo dei Popoli ha continuato a crescere, a reclutare nuovi aderenti, a realizzare eventi di sensibilizzazione e a costruire partenariati nazionali e internazionali.

Oggi possiamo dire che – grazie alla copertura finanziaria del Ministero Affari Esteri, della Fondazione Cariplo e della Commissione Europea e all’autofinanziamento di 39 organizzazioni, grandi e piccole, riunite nel Comitato per l’Expo dei Popoli, di cui Mani tese fa parte sin dalla sua creazione – siamo pronti a partire, ma soprattutto ad arrivare. Obiettivo: rendere visibile e distinta la voce della società civile internazionale (movimenti contadini in primis) prima e durante l’Expo 2015.

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L’obiettivo dell’associazionismo italiano è produrre un documento politico di alto livello su come nutrire il pianeta e farlo in modo da rispettare i cicli naturali e tutti i diritti inviolabili dell’uomo, della donna e del bambino che per troppo tempo sono stati sacrificati sull’altare del profitto. Un documento propositivo che gli organizzatori vogliono sottoporre all’attenzione delle istituzioni internazionali e dei 147 governi che sfileranno all’Expo 2015, e che proprio a settembre dell’anno prossimo dovranno decidere in seno alle Nazioni Unite i nuovi obiettivi di sviluppo globale che sostituiranno gli Obiettivi del Millennio siglati nel 2000.

Come prima cosa, nelle prossime settimane l’Expo dei popoli avvierà il coinvolgimento del territorio italiano e degli attori locali impegnati per un diritto al cibo adeguato e sostenibile in diverse città della penisola, con eventi che riguarderanno le scuole, i piccoli agricoltori e gli allevatori, il mondo dei GAS e dei DES, la cittadinanza in generale e le istituzioni a vari livelli.

Si allestirà un portale web multilingue, si organizzeranno 2 grandi conferenze promozionali, una al nord e una al sud, e in parallelo verranno costruiti il network e la “cabina di pilotaggio” internazionali che definiranno gli assi tematici e la metodologia da utilizzare nel corso del forum del giugno 2015.

Duecento i delegati attesi dai quattro angoli del pianeta per elaborare tutti insieme un documento finale che punterà dritto alle soluzioni da mettere in campo. Soluzioni raramente convergenti con quelle immaginate dai governi, dalle agenzie internazionali e dal settore privato. E per questo di estremo valore per il dibattito che attraverserà Milano e l’Italia nel semestre maggio-ottobre 2015.

 

 

 

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