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MIGRANTI, LETTERA A RENZI: L’EUROPA ATTUI L’AGENDA 2030 E UNA POLITICA DI SICUREZZA UMANA


28/06/2016

La piattaforma europea CONCORD, di cui Mani Tese fa parte, con una lettera inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha espresso le proprie preoccupazioni e formulato le proprie proposte in vista del prossimo incontro del Consiglio Europeo del 28 e 29 Giugno.

Come si legge dal COMUNICATO STAMPA divulgato alla vigilia dell’incontro, due le questioni evidenziate dalle associazioni aderenti: le criticità del New Migration Partnership Framework e il ruolo europeo nell’applicazione dell’Agenda 2030.

idomeni-maggio-2016_26526537524_o“Sul tema migrazioni, CONCORD ritiene che la Comunicazione della Commissione accolga alcuni punti avanzati dal Migration Compact presentato dal Governo italiano, quali l’approccio strutturale al tema e la forte attenzione alla dimensione esterna con il lancio di un “Piano per l’Africa”. Al tempo stesso, esprime in maniera netta le sue forti critiche su alcuni rilevanti aspetti del New Migration Partnership Framework: l’esternalizzazione del controllo dei flussi attraverso la cooperazione con regimi repressivi, come il Sudan e l’Eritrea, o con paesi in conflitto come Libia ed Iraq (cause delle migrazioni e non soluzioni), mina alle fondamenta la credibilità stessa dell’Unione Europea, riducendo la sua capacità di spingere altri Paesi ad accettare e proteggere i rifugiati senza condizioni annesse. L’accordo con la Turchia del resto mostra chiaramente tutti i limiti di un tale approccio. Inoltre, legare la “buona condotta” dei Paesi africani in tema di controllo delle migrazioni a un sistema di incentivi economici positivi e negativi, di fatto strumentalizza la cooperazione allo sviluppo, condizionando la disponibilità dell’Unione a concedere aiuti solo a chi sostiene il suo bisogno di affrontare l’immigrazione irregolare: una scelta in contrasto con il Trattato di Lisbona e gli impegni assunti dall’Ue a Parigi, a Busan e nell’Agenda 2030.

Al contrario, CONCORD propone una programmazione vincolante in materia di ammissione dei migranti e un quadro giuridico che fornisca opzioni regolari per la mobilità come possibili interventi da mettere in campo: se l’Unione si dotasse di una vera e propria politica estera comune e assumesse una prospettiva di sicurezza umana nella sua politica di migrazione, invece di una più ristretta visione centrata sul controllo delle frontiere, i benefici delle migrazioni risulterebbero chiari ed evidenti.

Sull’Agenda 2030, in vista del Forum politico ad alto livello delle Nazioni Unite previsto per il prossimo luglio, CONCORD chiede ai capi di Stato e di Governo europei di assumere congiuntamente una forte dichiarazione politica che impegni l’Unione ad attuare efficacemente l’Agenda su tutti gli obiettivi in discussione. Tale dichiarazione dovrà essere costruita attraverso una valutazione dei piani di attuazione che alcuni paesi stanno già predisponendo, l’organizzazione di una consultazione pubblica di tutti gli attori della società civile e delle istituzioni interessate e la preparazione di una Comunicazione da parte della Commissione che delinei la strategia generale dell’Unione nell’attuazione della Agenda stessa.”

“Non ci può essere un accordo serio di collaborazione sulle migrazioni senza istituire, prima di ogni altra cosa, corridoi umanitari  per le persone che fuggono da guerre, regimi sanguinari, fame e povertà. Allo stesso modo, non ci può essere un accordo serio senza una revisione del regolamento di Dublino e, ancor prima, senza il rispetto degli impegni di ricollocamento dei richiedenti asilo sottoscritti dai 28 Stati Membri nel settembre del 2015. Ogni promessa è debito e ogni debito non onorato sono migliaia di vite perse”. Afferma Giosuè De Salvo, Responsabile Advocacy e Campagne di Mani Tese tornato da una missione esplorativa a Idomeni e testimone del luogo prima dello sgombero iniziato il 24 maggio scorso.

LEGGI LA LETTERA INVIATA A RENZI

Per info e approfondimenti contattare Francesco Petrelli, portavoce della piattaforma CONCORD Italia via email francesco.petrelli@concorditalia.org o al numero 3473367194

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