30/10/2019
di Carlo Benzi
Giovane sacerdote missionario, direttore della rivista Missione Oggi, ha condiviso negli anni 70 l’esperienza dei campi estivi e di formazione.
Personalmente lo ricordo a Reggio Emilia: ci aveva insegnato ad andare a chiedere il cibo per il campo dove veniva distribuito per i mercati. Perché lì, nella distribuzione, avviene lo spreco che offende i poveri.
Appassionato della vita (malato di tumore, titolavi i tuoi recenti post su facebook “Gracias a la vida”), da prete missionario, con spirito sempre combattivo, ci ha insegnato a non disgiungere mai fede e impegno politico.
Conservo ancora una sua “lezione” sull’utopia: credere, vivere, abitare l’utopia, che non è il luogo dell’impossibile, ma il luogo del non ancora possibile ora e che dobbiamo impegnarci a costruire.
La sua passione per i poveri non si limitava all’azione “missionaria” di aiuto e di lotta contro la povertà: ha presto denunciato gli interessi italiani nell’export di armi, fondando il “comitato contro i mercanti di morte”, di cui ha fatto parte anche Mani Tese, che ha portato alla legge 185/90 sul commercio delle armi.
La scelta coraggiosa di candidarsi al Parlamento Europeo con Democrazia Proletaria nel 1989 gli è costata la sospensione a divinis dal sacerdozio. Pur sospeso a divinis, ha continuato a lavorare per l’Africa, prima come deputato europeo e poi collaborando con varie realtà (Chiama l’Africa, Senza Confini, Solidarietà internazionale…).
La parola “compagno”, diceva, è bellissima: perché il compagno è “colui che divide il pane con” chi soffre. E continuava con la vita ad essere profondamente prete e missionario, nonostante la sospensione a divinis.
Grazie a Papa Francesco, al Vescovo Zuppi di Bologna, alla sua ‘famiglia’ Severiana, ha potuto tornare a essere prete e celebrare la Messa il 20 ottobre, una settimana prima di dire, per l’ultima volta, “gracias a la vida”.
Grazie Eugenio a nome di tutta Mani Tese: anche se le nuove generazioni dell’associazione non hanno avuto la fortuna di conoscerti, hai lasciato anche in Mani Tese quell’impegno di lottare sempre, fino alla fine, per un mondo più equo che ha caratterizzato tutta la tua vita.