18/07/2014
Milano, 18 luglio 2014 – “Lo sfruttamento degli idrocarburi non produce mai sviluppo durevole, ma solo diseguaglianze, povertà e disastri ambientali. Puntare oggi sul petrolio vuol dire ignorare la crisi climatica e ambientale che questa fonte energetica ha causato, le violazioni di diritti individuali e sociali generate dal suo sfruttamento e non considerare urgente la transizione verso un nuovo modello energetico basato su fonti rinnovabili e impianti di piccole dimensioni”. Con queste parole Valerio Bini, presidente di Mani Tese, commenta le recenti dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dal premer Matteo Renzi, che si è detto favorevole a un maggiore sfruttamento delle riserve di gas e petrolio nel suolo italiano, in particolare in Sicilia e Basilicata.
Negli ultimi tre anni Mani Tese ha condotto un ampio studio di casi in giro per il mondo per osservare da vicino gli impatti dell’accaparramento di risorse naturali sulle comunità locali, il ruolo giocato dalle imprese europee e nordamericane, le politiche europee e internazionali che direttamente o indirettamente alimentano il fenomeno.
“Siamo stati in India sulla mega diga di Maeshwar, in Kirghizistan e in Ecuador nelle miniere d’oro di Kumtor e di Kimsacocha, in Madagascar nelle grandi piantagioni di Jatropha, in Liberia in quelle di olio di palma e in Sud Sudan nelle zone di produzione del teak”, continua Bini. “Abbiamo studiato in particolare l’estrazione di petrolio in Ecuador e ne abbiamo fatto un film che sta girando tra i principali festival europei. “Adelante Petroleros – l’oro nero dell’Ecuador”, diretto dal regista Maurizio Zaccaro, è un film denuncia di 75 minuti che racconta la storia maledetta di un grande giacimento scoperto sotto il parco nazionale dello Yasunì, una delle maggiori riserve di biodiversità del pianeta”.
“Ci piacerebbe che il premier Renzi e il suo staff lo vedessero. E per fare ciò abbiamo organizzato una proiezione straordinaria via web del film, che sarà visibile dalle 12 di oggi per le prossime 24 ore all’indirizzo https://vimeo.com/91782981. La visione non sarà riservata alle autorità, ma aperta a tutti perché – se vogliamo davvero “cambiare verso” a questo mondo – siamo chiamati tutti a contribuire”, conclude Bini.