06/07/2018

Anche Mani Tese aderisce all’appello di Libera che invita a indossare, sabato 7 luglio 2018, una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà.

“Le morti continue nel mare Mediterraneo e la nostra progressiva assuefazione a queste tragedie sono il segno di una crisi di civiltà della società italiana ed europea – dichiara Valerio Bini, Presidente di Mani Tese – La salvezza delle persone viene prima di ogni trattativa internazionale e noi ci batteremo sempre affinché le vite umane non diventino mai strumento di tattiche politiche. Quando le persone vengono utilizzate dai governi come numeri per sedersi ai tavoli delle trattative internazionali, i valori di democrazia e pace sui quali è costruita la nostra società sono in pericolo”.

Di seguito condividiamo l’appello di Libera insieme alle immagini degli operatori, collaboratori e volontari di Mani Tese con una maglietta rossa, che indosseremo anche domani 7 luglio.

Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.

Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.

d. Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele
Francesco Viviano, giornalista
Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente
Carla Nespolo, presidente nazionale ANPI

per aderire organizzazione@libera.it

#fermarelemorragia

magliette rosse mani tese firenze 2018

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