28/05/2015
Il Kenya sorprende per il colore intenso della foresta equatoriale, per quello sgargiante dei “kikoy” con cui le donne tengono sulle spalle i propri bambini, per il silenzio disarmante della savana nel cuore della notte e per il rumore delle onde dell’Oceano Indiano.
Questo viaggio sarà caratterizzato dalla visita alle cooperative di commercio equo e solidale, disseminate ovunque in ogni tappa del nostro cammino in questo affascinante paese. L’itinerario vedrà il suo inizio a Nairobi, la capitale “verdeggiante al sole”; si proseguirà verso nord, ai piedi del Monte Kenya, in un villaggio per conoscere gli agricoltori coinvolti nel progetto di commercio equo; si continua poi ad ovest passando per le cascate di Nyahururu ed arrivare alla Rift Valley con il Lago Baringo e il Nakuru Lake National Park: qui si incontreranno le comunità masai e gruppi di donne intraprendenti; si prosegue sulle rive del grande Lago Vittoria per visitare l’area meravigliosa degli altipiani ed i produttori di pietra saponaria. Si terminerà il tour nelle assolate spiagge dell’Oceano nei pressi di Mombasa, nella parte più meridionale del paese.
Siamo nel basso bacino del fiume Molo, in prossimità del lago Baringo dove la popolazione appartiene al gruppo etnico Masai, composto tradizionalmente da pastori seminomadi. Le ricorrenti siccità degli ultimi decenni, causate dal disboscamento, hanno determinato una drastica riduzione del bestiame e la necessità di aggiungere alle attività economiche l’agricoltura, poverissima sia per la povertà del terreno che per la scarsità di conoscenze. Il ridursi delle risorse è anche diventato causa d’instabilità, provocando ricorrenti razzie di bestiame e conflitti.
Recuperare il territorio ed avere un piccolo reddito dall’agricoltura contribuirebbero dunque non solo a ridurre l’insicurezza alimentare, ma anche il livello di conflittualità nella zona.
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