27/04/2017
A quattro anni di distanza dalla tragedia del Rana Plaza, in cui persero la vita 1.100 persone, il Parlamento Europeo ha votato oggi una mozione che chiede alla Commissione Europea di introdurre l’obbligo per le imprese produttrici di abbigliamento di identificare e prevenire i rischi per i diritti umani e l’ambiente.
A rafforzare la voce degli eurodeputati sono scese in campo 77 organizzazioni della società civile, tra cui Mani Tese, che in una lettera aperta (scarica qui il testo in pdf) alla stessa Commissione Europea hanno sottolineato l’obbligo morale per la UE di creare un sistema di regole e controlli che abbia natura vincolante e che nel brevissimo termine imponga la massima trasparenza delle filiere.
Una trasparenza sui nomi, gli indirizzi e i contatti di tutte le unità produttive coinvolte dal campo di cotone, ai laboratori di sartoria fino allo scaffale dei grandi magazzini che è un pre-requisito fondamentale sia per la “due diligence” da parte delle imprese che per il monitoraggio da parte delle Ong e degli Stati.
(Photo credits NYU Stern school)