21/12/2020
Jeanne è responsabile della cooperativa Zemestaaba e l’abbiamo già conosciuta in una delle storie della nostra campagna 5×1000. Jeanne è una donna, madre di famiglia e intraprendente, come si definisce lei stessa. Nel 2005 ha creato la cooperativa Zemestaaba (che significa “lavorare insieme, l’intesa nel lavoro”), che prima già esisteva ma sotto forma di gruppo informale.
L’idea era quella di dare lavoro alle donne che, dopo la stagione delle piogge, si ritrovavano senza occupazione e quindi senza poter provvedere alle proprie spese. Il sogno, racconta Jeanne, è quello di diventare una realtà riconosciuta e apprezzata in tutta la provincia e in Burkina Faso e piano piano Zemestaaba ci sta riuscendo.
Grazie alle formazioni ricevute da Mani Tese e all’accompagnamento costante, Jeanne è riuscita infatti a ottenere altri finanziamenti e ad allargare la sua impresa, che vuole rappresentare una possibilità di reddito costante per tutte le donne che ne fanno parte.
“Le formazioni ci hanno aperto gli occhi e ci hanno fatto assumere l’atteggiamento giusto per essere un’impresa. Ad esempio abbiamo elaborato il nostro piano d’affari con l’aiuto di Mani Tese e della FIAB” dice Jeanne “L’accompagnamento costante, poi, ci ha permesso di raddrizzare il tiro su molte cose nelle nostre strutture e grazie al monitoraggio costante abbiamo prodotto molti documenti importanti che ci sono stati spiegati durante le formazioni. Anche poco fa il coordinatore mi ha chiesto il “quaderno di gestione” per vedere che attività abbiamo svolto questo mese e tutto questo ci permette di migliorare la nostra gestione e organizzazione”.
Zemestaaba trasforma il mais in couscous, biscotti, farina e tanti altri prodotti molto apprezzati dai propri clienti: il prodotto più venduto è proprio il couscous di mais, seguito da quello di riso, dal soumbala in cubi e dai biscotti di mais e riso. Jeanne, in modo particolare, si occupa del coordinamento delle diverse équipe che compongono Zemestaaba: è lei a organizzare i turni di lavoro, a calendarizzare le scadenze e a controllare che tutti gli aspetti igienici legati al lavoro siano rispettati.
Il suo sogno personale è quello di poter vivere unicamente del suo lavoro, della trasformazione dei prodotti locali, su cui sta investendo da una vita.
Le donne della cooperativa Zemestaaba
Il forno e l’impastatrice che la cooperativa ha acquistato grazie al progetto