I MAIALI
DI NJOROGE

Testo di Cosimo Bizzarri
Fotografie Matteo de Mayda

Ai tempi delle elezioni presidenziali keniane del 2007, Isaac Nderu Njoroge lavorava in una segheria e viveva con la sua famiglia nella cittadina di Kerenget. Quando la regione fu scossa da una violenta ondata di rivolte post-elettorali, Njoroge si trovò accerchiato. Giovani di tribù rivali alla sua vennero a casa sua con machete, lance e bombe molotov. Alcuni furono uccisi. Njoroge e la sua famiglia riuscirono a scappare.

Dopo un anno passato in un campo rifugiati, Njoroge e gli altri membri della sua comunità non se la passavano per niente bene. “La maggior parte di noi soffriva di depressione per essere stata cacciata con la forza dalle proprie case”, ricorda Njoroge, “Poi arrivarono Necofa e Mani Tese, che ci consigliarono sul da farsi e ci diedero una mano a superare lo shock”.

Njoroge Kenya Mani Tese 2018 (7)
Njoroge, 57 anni, con la famiglia davanti alla sua casa nella zona di Molo, in Kenya.

Con una scelta controcorrente, Njoroge e gli altri anziani misero in comune i 10.000 scellini (circa 82 euro) assegnati dal governo a ciascuna famiglia per comprare un ampio terreno dalle parti della cittadina di Molo, da suddividere in lotti. Necofa gli fornì anche un piccolo fazzoletto di terra su cui costruire una scuola e le sementi per cominciare a coltivare e piantare alberi in una zona che prima era completamente brulla.

Njoroge Kenya Mani Tese 2018 (2)
Molte case, compresa quella in cui Njoroge viveva a Kerenget, sono state bruciate nelle rivolte scoppiate in seguito alle elezioni presidenziali del 2007.

A dieci anni di distanza, il Toaret Self Help Group è una fiorente associazione che conta 123 membri. La dozzina di famiglie che la compongono vive di agricoltura e allevamento. Recentemente Necofa e Mani Tese hanno supportato l’associazione nello sviluppo di un progetto sulla filiera del suino, con la costruzione di un centro di riproduzione dei maiali.

Njoroge Kenya Mani Tese 2018 (4)
La moglie di Njoroge aziona uno dei pozzi che Necofa e Mani Tese hanno fornito alle famiglie della zona.

Il funzionamento è semplice. I maiali che nascono nel centro vengono affidati ai nove gruppi che compongono il Toaret Self Help Group. Ogni gruppo ha la responsabilità di crescerli nelle loro fattorie per poi rivenderli dopo sette mesi. “Non richiedono molto lavoro”, spiega Njoroge, “Gli dai da mangiare alla mattina, all’ora di pranzo e alla sera. Per il resto del giorno puoi dedicarti ad altro”.

Njoroge Kenya Mani Tese 2018 (3)
A gennaio 2018, ciascuno dei membri del Toaret Self Help Group ha ricevuto dieci maialini da allevare e poi rivendere una volta che avranno sette mesi.

Oltre al guadagno economico - crescere e rivendere dieci maialini può fruttare fino a 100.000 scellini (circa 820 euro) a un gruppo - i maiali portano altri vantaggi. Il letame può essere utilizzato per le attività agricole e sono in fase di costruzione nel centro di riproduzione e negli allevamenti delle singole famiglie una serie di impianti a biogas che produrranno energia alternativa e accessibile. I membri del Toaret Self Help Group hanno anche costruito un piccolo ristorante di carne di maiale nel centro di Molo, che si sta rapidamente affermando tra i locali.

Njoroge Kenya Mani Tese 2018 (6)
Per completare la filiera, il Toaret Self Help Group ha anche costruito un piccolo ristorante di carne di maiale nel centro di Molo.

Oggi Njoroge, che ha 57 anni ed è vice presidente del gruppo, spera che la nuova attività possa portare entrate costanti per sé e per gli altri dell’associazione. “Ricordo che quando arrivammo qui non possedevamo nulla”, racconta Njoroge, “Necofa e Mani Tese ci suggerirono di dimenticare quanto era successo e concentrarci sul futuro. Questo è quel che sto facendo e che spingo gli altri a fare: dimenticare e andare avanti”.

Njoroge Kenya Mani Tese 2018 (5)
Alcuni membri del Toaret Self Help Group. Il quinto in piedi da sinistra è Njoroge, che è anche vice-presidente dell’associazione.

Njoroge 5x1000 Kenya Mani Tese 2018