LA CAPRA
DI DOROTHY

Testo di Cosimo Bizzarri
Fotografie Matteo de Mayda

Situata tra Nairobi e il Lago Turkana, la contea di Baringo è una zona semiarida del Kenya. Da queste parti, la maggior parte della gente vive di pastorizia, ma negli ultimi anni i cambiamenti climatici hanno reso sempre più difficile la sussistenza. Chi ne soffre di più sono, come spesso accade, le donne e i bambini.

“La siccità è un problema serio. Di solito pioveva solo in aprile, ora nemmeno in quel mese”. Dorothy Kiptoo è una maestra e contadina di 43 anni. Ha otto figli. Ricorda che, poco dopo essersi sposata, non aveva niente da mettere in tavola. Un primo aiuto è arrivato dal governo keniota, che nel 2006 ha suggerito a Dorothy e altre donne della zona di registrarsi come cooperativa e cominciare a piantare alberi da frutto.

Dorothy Kiptoo innaffia le piante del suo giardino nella contea di Baringo, in Kenya.

Il Kirambach Women Group è stato un esempio per la gente di tutta la zona. Per mandarlo avanti e diversificarne le attività, Dorothy e le sue socie sono però state costrette a includere anche alcuni uomini, che potessero svolgere mansioni che a loro erano proibite, come la raccolta del miele, la pastorizia e la macellazione degli animali.

“Prima dell’arrivo di Mani Tese, i miei bambini non sapevano nemmeno cosa fosse una papaya”.

“Un’altro problema è la cultura retrograda della nostra società”, spiega Dorothy, “Le donne non hanno il diritto di possedere nulla”. Qui è entrata in gioco Mani Tese, che nel 2014 insieme al suo partner locale Necofa ha approcciato Dorothy con una serie di proposte, consigli e aiuti concreti.

Dorothy mostra i semi che le ha donato Mani Tese per diversificare le colture del suo orto.

Dorothy e le donne del Kirambach Women Group hanno seguito alcuni corsi di formazione in microcredito e business agricolo. Progressivamente, quella che era un’attività di pura sussistenza si è trasformata in un commercio. Dorothy ha cominciato a recarsi al mercato vicino per vendere papaye e manghi e comprare verdure e ugali, la polenta locale.

Una delle capre da latte che Mani Tese ha donato al Kirambach Women Group.

Ma l’intervento più rivoluzionario di Mani Tese è stato dare a ogni donna del gruppo una capra da latte e un semplice recinto in legno, di modo che la capra fosse costretta a restare all’interno della fattoria. “Il latte scarseggia nella nostra area”, spiega Dorothy, “Da quando abbiamo le capre, possiamo procurarcelo ogni giorno. Le mamme sono felici di avere latte nutriente da dare ai loro figli. Quando ne abbiamo in eccesso, lo vendiamo al mercato”.

Oggi Dorothy non deve più recarsi al mercato di Nakuru per comprare il latte.

L’idea delle capre da latte ha anche ribaltato equilibri che erano rimasti intatti per decenni nella comunità di Dorothy. Ora le donne sono più indipendenti e gli uomini le osservano con rispetto e un certo timore. “Prego Dio che tutti gli uomini  sappiano che le donne sono importanti”, si augura Dorothy, “Che bisogna dare loro il potere di scegliere, il denaro per mantenere le loro famiglie e la possibilità di dare una vita migliore ai loro figli”.

“Spero che il mio business agricolo vada bene, così potrò pagare le tasse scolastiche per i miei figli”.

dorothy 5x1000 Kenya Mani Tese 2018