28/10/2019

Chandran Sean* ha 13 anni ed è il più piccolo di sei fratelli. È nato nella città di Beanteameanchey, in Cambogia, da una famiglia molto povera. Il padre morì quando Sean aveva solo un anno e la madre, spinta dalla povertà, nel 2015 decise di migrare a Bangkok con il figlio. Il suo sogno era quello di accumulare abbastanza denaro per costruire una casa, una volta rientrati in Cambogia. Essendo però una migrante illegale, la madre di Sean non riuscì a trovare un lavoro dignitoso e fu costretta a mendicare in strada con il figlio.

La polizia tailandese un giorno li arrestò entrambi. Sean e sua madre rimasero per due giorni nella stazione di polizia, poi furono separati e Sean fu mandato in un centro per minori a Banphumvet, dove rimase per circa un anno prima di essere rimpatriato in Cambogia attraverso la frontiera di Poipet. Lì fu preso in carico dall’organizzazione Damnok Toek, partner di Mani Tese nel progettoBambini al sicuro in Cambogia“.

Al suo arrivo nel Centro di accoglienza di Poipet gestito da Damnok Toek, Sean presentava dei ritardi nello sviluppo mentale ed era visibilmente traumatizzato. Aveva frequenti crisi di panico ed era molto taciturno.

Nel Centro, Sean ha potuto ricevere un importante sostegno psicologico. Ha inoltre preso parte alle sessioni di arte terapia e ha iniziato a frequentare le lezioni di educazione non formale. Dopo circa un anno di permanenza, ora Sean si è adattato alle nuove condizioni di vita comunitaria ed è sereno: gioca con gli altri bambini e partecipa con entusiasmo a tutte le attività di gruppo come l’artigianato, il giardinaggio e il disegno. Ha imparato a leggere e scrivere e, nella biblioteca di Damnok Toek, ha a disposizione numerosi libri.

I Centri di DT a Poipet mani tese 2019

Da grande, Sean vorrebbe diventare un meccanico e aiutare la sua famiglia. Il suo sogno è il medesimo che spinse sua madre a migrare in Thailandia: costruire una casa dove poter vivere tutti insieme.

La madre di Sean attualmente abita nei dintorni di Poipet, ma preferisce che il figlio resti nel Centro di accoglienza di Damnok Toek. Le sue condizioni di vita non sono stabili. Spesso attraversa il confine con la Thailandia e rimane nel Paese per diversi mesi per racimolare qualche soldo. Anche i fratelli di Sean vivono in una situazione difficile e non possono prendersi cura del ragazzo. Il fratello maggiore è l’unico ad avere un lavoro stabile e usa già gran parte del suo stipendio per aiutare gli altri membri della famiglia.
In questa situazione Sean rischierebbe di essere di nuovo obbligato a tornare a mendicare.

Gli assistenti sociali di Damnok Toek continuano a restare in stretto contatto con la madre e i fratelli di Sean e hanno messo a punto un percorso per far sì che nei prossimi mesi possa tornare a vivere con loro. Nel frattempo, Sean rimarrà nel Centro di accoglienza, un luogo sicuro e protetto in cui poter crescere.

 

*Nome di fantasia per proteggere la privacy del minore.

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