26/11/2014
Siamo da poco tornati dalla nostra missione in Burkina Faso. Il paese ha vissuto momenti di tensione che si sono trasformati in festa per la rivoluzione che ha portato alla cacciata dell’ex presidente Blaise Compaoré e all’istituzione di un governo transitorio, guidato da un civile, Michel Kafando per preparare le elezioni presidenziali che avranno luogo nel novembre 2015.
Proprio dopo questi rivolgimenti si è svolta la missione congiunta della Project manager di “Fondazioni for Africa Burkina Faso” Ilaria Caramia e dei referenti delle diverse Ong coinvolte nel progetto. Nella giornata di martedì 18 novembre, insieme all’equipe di Mani Tese nel paese, abbiamo visitato il comune di Loumbilà, zona nella quale Mani Tese sta operando, e incontrato i membri dell’Unione dipartimentale dei produttori orticoli recentemente formatasi grazie all’intervento in corso.
Nei giorni successivi abbiamo visitato la fattoria Napoko e la Saisonierre, realtà di produzione agricola biologica inserite nella rete di Slow Food, le donne trasformatrici di riso di Mogtedo con le quali lavora CISV e l’associazione ASK che, grazie all’accompagnamento di LVIA sta sviluppando la filiera della soia. La missione è stata l’occasione per valutare insieme le attività realizzate in questo primo anno di progetto e pianificare gli interventi della prossima annualità.
Abbiamo trovato i rappresentanti dei partner locali e le comunità con cui lavoriamo contente e fiere del cambiamento politico avvenuto e stimolate ancor di più ad operare ed impegnarsi per il futuro del Paese attraverso i progetti che stiamo realizzando.