05/07/2018

Blessing Okoedion è una ex vittima di tratta, oggi mediatrice culturale. Noi di Mani Tese le siamo molto affezionati da quando, in particolare, abbiamo assistito alla sua intensa testimonianza durante il convegno “Migrazioni e traffico di esseri umani” organizzato a febbraio del 2017 da Mani Tese, Pime e Caritas Ambrosiana.

Siamo quindi davvero felici di annunciare che l’impegno di Blessing è stato riconosciuto anche dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, che dal 2004 premia persone di tutto il mondo che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la tratta di esseri umani. I “TIP Report Heroes Acting to End Modern-day Slavery” ovvero i cosiddetti “eroi contro le moderne schiavitù” sono pionieristici operatori di ong, legislatori, agenti di polizia o avvocati che si impegnano a porre fine alle schiavitù moderne. Dal 2009, il Segretario di Stato li onora personalmente in occasione della pubblicazione annuale del “Trafficking in Persons Report” (TIP Report) a Washington DC.

Michael Richard Pompeo ha attribuito questo riconoscimento a nove persone, provenienti da altrettanti Paesi, che si sono distinte per il loro impegno. Tra questi è stata premiata anche Blessing Okoedion, che in Italia ha vissuto la più orribile delle esperienze ma che ha trovato il coraggio di ribellarsi, di denunciare e di mettersi al servizio di altre donne che stanno vivendo lo stesso dramma, aiutandole a trovare il coraggio di ribellarsi a trafficanti e sfruttatori. Qui le motivazioni del riconoscimento.

«Vorrei che altre donne e ragazze nigeriane possano conoscere la mia storia – ha dichiarato Blessing – perché possano vincere la paura e spezzare le catene invisibili di questa schiavitù. Dobbiamo unire le nostre voci per dire “basta” alla tratta di esseri umani».

«È capitato anche a me di essere una di quelle donne – ha raccontato Blessing durante la cerimonia di Washington – Sono arrivata in Europa nel 2013 con un visto di lavoro di due anni. Ma era tutto un inganno. Quando sono giunta in Italia ho scoperto che l’impiego che mi era stato prospettato non esisteva. I miei sfruttatori mi hanno detto che ero in debito con loro di 65 mila euro e che avrei dovuto ripagarli attraverso la prostituzione. In quel momento ho capito di essere caduta nelle mani dei trafficanti di esseri umani. Grazie a suor Rita Giaretta e a Casa Rut di Caserta sono riuscita a rimettermi in piedi, a riconquistare la mia dignità e a lottare per la libertà di altre donne e bambini africani, dicendo instancabilmente «No» alla tratta di esseri umani».

Blessing ha inoltre scritto un libro insieme ad Anna Pozzi di Mondo e Missione che racconta la sua storia: “Il coraggio della libertà” (ed Paoline, 2017), che è stato di recente tradotto in inglese – “The Courage of Freedom” (Ed. Paoline) – in un’edizione curata da Chiara K. Cattaneo di Mani Tese.

(Fonti: Tip Heroes, Associazione Ruth)

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