11/03/2022

Nell’ambito del progetto SEmInA – Superare l’emergenza incentivando l’agricoltura, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato in partenariato con le organizzazioni TAMAT (capofila) e OCADES, abbiamo incontrato nuovamente Bintou, una mamma coraggiosa del villaggio di Noodin (Burkina Faso), che con grande volontà e determinazione ha appreso e sta mettendo in pratica nuove tecniche agroecologiche per il suo orto familiare.

Il giorno in cui abbiamo realizzato questa intervista, era prevista una formazione nel villaggio di Ouahigouya, ma per Bintou arrivarci non è stato facile, perché i gruppi di jihadisti sono sempre più minacciosi nell’area e per evitarli bisogna evitare la strada principale e percorrere sentieri alternativi.

Ma Bintou è molto determinata ad imparare per produrre più cibo sano per la propria famiglia e durante la formazione ha imparato tecniche di agricoltura agroecologica e come preparare il compost organico e insetticidi naturali a base di Neem, un albero dalle incredibili e molteplici proprietà.

In questo modo, non solo Bintou potrà produrre meglio e in quantità maggiori, ma risparmierà anche sull’acquisto di fertilizzanti e insetticidi chimici, che oltre al costo sono anche dannosi per i terreni e la salute delle persone.

Ma lasciamo ora la parola a Bintou, intervistata dal nostro staff in loco.

Mi chiamo Bintou Sawadogo, ho 42 anni, tre figli piccoli e vivo nel villaggio è Noodin.

Purtroppo, a causa del terrorismo, oggi viviamo nella paura, molte strade sono chiuse, la vita è costosa ed è difficile trovare cibo.

Grazie al progetto, però, possiamo produrre di più autonomamente. Oltre alle formazioni, abbiamo ricevuto semi per coltivare cipolle, cavoli e pomodori e attrezzi come carriole, pale, picconi, rastrelli, innaffiatoi e guanti da lavoro. È stato molto utile perché prima utilizzavo solo pochi attrezzi tradizionali e non avevo soldi per comprarne degli altri.

Le formazioni sull’agroecologia sono state importanti perché abbiamo imparato a preparare il compost organico e i pesticidi naturali. Il fertilizzante chimico spesso faceva marcire i nostri raccolti, mentre i pesticidi chimici sono dannosi per la salute.

Nei campi lavoro sempre in gruppo con altre donne e cerco di insegnare loro le tecniche convincendole a sperimentare l’agroecologia.

Voglio ringraziare Mani Tese per il grande aiuto e spero che la pace torni presto in questa regione.

Nonostante le maggiori difficoltà di accesso alle zone di intervento, a causa della presenza e dell’azione di gruppi jihadisti, Mani Tese continua l’impegno nel progetto SEmInA – Superare l’emergenza incentivando l’agricoltura, operando in maniera da garantire la sicurezza del proprio staff e dei beneficiari.

Tra le varie modalità di supporto ai contadini e contadine locali, c’è anche la comunicazione da remoto tramite Whatsapp. Con il cellulare i beneficiari scattano delle foto dei campi e il nostro staff invia delle note vocali per dare indicazioni tecniche e consigli. È proprio vero come dice il proverbio che la necessità aguzza l’ingegno!

Una foto di Bintou nel suo orto
Le donne della comunità ricevono sementi e attrezzi da lavoro
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