NASCE “GIUSTIZIAMBIENTALE.ORG”, IL PORTALE CHE DÀ VOCE AGLI ATTIVISTI AMBIENTALI

E’ on line www.giustiziambientale.org, un nuovo spazio partecipato d’informazione e di scambio sulla giustizia ambientale promosso da Mani Tese, l’ONG che da oltre 50 anni opera a livello nazionale e internazionale per perseguire la giustizia e promuovere stili di vita sostenibili.   Giustiziambientale.org si rivolge ad attivisti, ricercatori e operatori della cooperazione allo sviluppo come […]

E’ on line www.giustiziambientale.org, un nuovo spazio partecipato d’informazione e di scambio sulla giustizia ambientale promosso da Mani Tese, l’ONG che da oltre 50 anni opera a livello nazionale e internazionale per perseguire la giustizia e promuovere stili di vita sostenibili.

 

Giustiziambientale.org si rivolge ad attivisti, ricercatori e operatori della cooperazione allo sviluppo come strumento per ampliare la conoscenza di base sulla giustizia ambientale. Il progetto intende inoltre dare voce al mondo dell’attivismo ambientale (gruppi, comunità, comitati) in lotta per difendere la bellezza, la salubrità e la cultura dei luoghi in cui vive, resistendo ai soprusi di un sistema economico incapace di garantire sostenibilità e rispetto dei diritti umani fondamentali.

 

Giustiziambientale.org_Mani Tese_2017

 

COME FUNZIONA
Giustiziambientale.org offre un servizio gratuito di aggregazione di notizie, analisi e commenti in lingua italiana e inglese sul tema. Attraverso la possibilità di pubblicare articoli e foto originali, cittadini e attivisti possono inoltre diventare “citizen journalist” sul tema della giustizia ambientale.

 

I PROMOTORI
L’iniziativa è promossa da Mani Tese in collaborazione con un gruppo di esperti provenienti dai mondi della ricerca, dell’editoria e del giornalismo, uniti dalla passione per la giustizia ambientale e fortemente convinti del suo potenziale trasformativo.
Del gruppo fanno parte: Marco Moro (direttore editoriale di Edizioni Ambiente), Emanuele Bompan (giornalista e geografo), Rosy Battaglia (giornalista e fondatrice di Cittadini Reattivi), Iris Corberi (direttrice responsabile di BioEcoGeo), Simon Maurano (ricercatore di Cores Lab-Università di Bergamo), Pietro De Marinis (associazione Dévelo – Università di Milano), Chiara Pirovano (coordinatrice per il Wwf della campagna “Riutilizziamo l’Italia”).
Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

 

A PROPOSITO DI GIUSTIZIA AMBIENTALE
La giustizia ambientale è un principio al quale si ispirano movimenti, associazioni e ONG per la difesa dei diritti umani che riconoscono l’ambiente come elemento di equità e giustizia sociale.
Il concetto si è affermato negli Stati Uniti a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso grazie a una mobilitazione contro una discarica di rifiuti tossici nella contea nera di Warren in North Carolina. A partire dal primo decennio del XXI secolo la giustizia ambientale è entrata nel campo di interesse di diverse agenzie delle Nazioni Unite e nelle attività di denuncia e di intervento di organizzazioni non governative in Africa, Asia e America Latina. Nel 2002, in occasione del secondo Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg, alla connotazione di difesa dall’ingiustizia sociale si aggiunse la connotazione di difesa delle comunità locali dal depauperamento di risorse naturali causato da imprese statali e private.
Il principio di giustizia ambientale giunto ai nostri giorni si traduce in azioni volte ad affermare il diritto delle popolazioni indigene e delle comunità storicamente insediate nei territori a esercitare il pieno controllo sul terra, acqua, foreste e fonti energetiche in termini di accesso e distribuzione, di ripartizione dei proventi, di compensazione per i danni subiti.